Romolo Onor: Chi era costui?
Romolo Onor nasce a San Donà di Piave il 14 febbraio 1880. Egli dimostra subito una grande vivacità intellettiva che gli rende agevole e fruttuoso il suo primo percorso scolastico. Nell’autunno del 1898 si iscrive a Pisa alla Scuola Superiore di Agraria (l’attuale Università) e si laurea nel 1902 con il massimo dei voti ottenendo la lode, mai attribuita fino ad allora ad altri studenti.
Nel 1910 riceve l’importante incarico di Consulente Agrario del Governo Italiano in Somalia, allora Colonia italiana, per operare alcune trasformazioni agricole ed economiche e costituire uno sbocco all’eccessiva manodopera italiana.
Nonostante le gravi difficoltà incontrate, legate all’aridità del terreno, alla scarsa organizzazione, al pericolo di parassiti e a problemi di ordine tecnico, nel 1912 Onor dà avvio ad una grande Stazione Sperimentale Governativa di Genale nei pressi di uno dei maggiori fiumi somali: l'Uebi Scebeli.
Egli appare critico sulle potenzialità agricole della colonia come appare da uno dei suoi tanti scritti:
“…In una mia relazione sulla opportunità e possibilità della coltura del cotone nel Benadir presentata all’ultimo Congresso II Congresso degli Italiani all’Estero in Roma, a parte il fatto che il proto mi fece dire che il Benadir è una regione ricca che racchiude in sé tesori facilmente sfruttabili (io avevo scritto “non è regione”), furono stampate conclusioni che non sono le mie…”
Continua tuttavia a lavorare in modo incessante introducendo nuove colture e tecniche di lavorazione distinguendosi per le doti di onestà e rispetto.
“Sono talmente occupato che – alla lettera- non ho un momento di tempo: lavoro produttivo di cui son molto soddisfatto. Mi affatico assai e posso dire che non conosco riposo oltre le sei ore notturne, ma vedrai che non sarà inutilmente…” .
Ma la fatica, la malattia i numerosi contrasti con il Governo lo portano ad un triste epilogo.
In un articolo tratto da "QUATRO CIACOE, mensile in dialeto de cultura e tradission venete" così scriveva Guido da Musile:
"Prima che el tenpo consume i ricordi, sarie oportuno che qualche "storico" de bona volontà riordinesse un fià ‘e carte par na biliografia del "vissuo" de Romolo Onor, el primo inportante personagio sandonatese, ricordà cona "piera" davanti a la scuola omonima."
Così, proprio dall’istituto che porta il suo nome, è nata la voglia di procedere ad uno scavo di documenti e di scrivere un libro su Romolo Onor da mettere a disposizione di quanti desiderino avere un ricordo documentato.
Le ricerche d’archivio, i contatti con l’ambasciata, con il Ministero degli Affari Esteri, con un’Associazione Umanitaria che opera in Somalia ci hanno portato alla scoperta di ciò che è rimasto del suo passaggio e ci hanno dato la convinzione che la sperimentazione di Onor abbia fornito dati ancora oggi attuali.
La pubblicazione contiene notizie e documenti fotografici inediti, molti dei quali sono tratti proprio dall’album originale di Romolo Onor, lettere alla famiglia, ed un intero capitolo sulle sperimentazioni svolte dal nostro concittadino nella Stazione Agraria Governativa.
Il libro esplora un frammento di storia coloniale italiana e mette in evidenza il valore del lavoro sperimentale di Romolo Onor, testimoniato da autorevoli scrittori e dalle testimonianze dei discendenti di quelli indigeni che hanno lavorato con lui in Somalia agli inizi del secolo scorso. E’ ripercorsa inoltre la difficile realtà scolastica del tempo, le riforme successive, l’evoluzione delle scuole nel sandonatese con particolare riferimento al nostro istituto, in una rapida panoramica che abbraccia l’intero Novecento.
“Sulle tracce di Romolo Onor - Vicende somale di un illustre sandonatese”, Paola Perissinotto - I. C. “Romolo Onor” – Colorama (2014).