Concorso "Io rispetto gli animali"

Siamo felici di complimentarci con BENEDETTA MASCHIETTO, classe 1^ E scuola secondaria "R. ONOR", classificata tra i 3 vincitori su oltre 10mila disegni.
 
 
Il tema del rispetto, esteso agli esseri viventi di ogni specie, è stato il cuore del concorso di disegno "Io rispetto gli animali", bandito da LAV in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione e aperto alle alunne e agli alunni delle Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado statali e parificate di tutta Italia.
“Ognuno come individuo merita il nostro rispetto perché prova piacere e dolore, gioia e tristezza, entusiasmo e paura” era l’indicazione data per guidare nella realizzazione delle opere che potevano quindi esplorare le emozioni di ogni essere vivente, cogliendole attraverso quel processo di empatia che sta alla base del vivere civile.
La risposta di bambine e bambini, ragazzi e ragazze è stata entusiasta: sono pervenuti 10.451 disegni da 348 Scuole Primarie e 337 Secondarie di Primo Grado, coprendo la quasi totalità delle regioni italiane e la grande maggioranza delle province.
Un successo che ha confermato il grande interesse che il mondo scolastico rivolge ai diritti degli animali, inseriti tra l'altro nell'ambito dell'insegnamento dell'educazione civica dalla legge in vigore.
Il bando prevedeva di individuare tre disegni vincitori (ex aequo) a prescindere dal grado di scuola. Ecco la nostra VINCITRICE per l'edizione 2020-2021:
Benedetta Maschietto “Gli animali sono in fuga per colpa nostra” - classe I E scuola secondaria di primo grado “R. Onor” di San Donà di Piave (VE)
 
 
 
“Benedetta ha colto perfettamente nel suo disegno le conseguenze sugli individui non umani del cambiamento climatico innescato dalla nostra specie. L’orologio con il pianeta per quadrante che si accampa in alto mostra la corsa contro il tempo che dobbiamo affrontare per limitare i danni già prodotti ed evitare la catastrofe definitiva, mentre gli animali sul gommone alla deriva sono un riferimento al naufragio del nostro intero sistema e creano un sottile collegamento con il tema dei profughi umani, anch’essi costretti da meccanismi globali a cercare rifugio in altri paesi a rischio della vita”.